Dopo la fondazione, avvenuta il 3 Marzo 1970, la società "I Gufi" partecipa al Carnevale persicetano dal 1971. Ottiene ben due terzi posti, ma si aggiudica numerose bandiere scure... tuttavia, lo spirito di aggregazione non gli manca mai. La società da allora ha sede nella casa di campagna, soprannominata Casa Gufi, trovata con l'aiuto del monsignore Dante Benazzi, di Sant'Agata. Inizialmente I Gufi hanno pochi membri, raggiungendone al massimo una quarantina negli anni "buoni". Nonostante un decennio di modesti risultati, questi carri rimangono un pezzo di storia importante per la nostra società e per il nostro Carnevale.
Negli anni '80 il Carnevale persicetano vive una crisi generale a livello partecipativo ed economico. I Gufi continuano a trovarsi presso lo storico Bar Erio, luogo di fondazione della società, in cerca di idee originali da riprodurre sul pianale del proprio carro. Alle delusioni (3 ultimi posti e un anno senza carro) si alternano gioie, quali il carro giudicato "di persuasiva incisività" del 1981. In questi primi anni della società il progetto porta spesso la firma dell'architetto bolognese Zuffi, perfettamente integrato nella vita da cantiere.
Nonostante i disegni del grande Quinto Ghermandi, i Gufi non riescono ad avvicinarsi al primo posto. Sarà l'arrivo di un nutrito gruppo di giovani a cambiare l'identità futura della società. Dopo essersi presentati in piazza nel 1991 con il nome "Basta che tiri", nel 1992, dopo 21 anni dal primo spillo, arriva finalmente la prima vittoria del Carnevale, con conseguente consegna della bandiera bianca. Sono anni di transizione, in cui la gestione della società passa pian piano ai nuovi arrivati, che col tempo rendono il cantiere una vera e propria Casa.
A fine millennio entra in società Pierpaolo Cenacchi, un giovane laureando in architettura che porterà i carri dei Gufi verso una rivoluzione artistica totale. Da sempre amante del Carnevale persicetano, contribuisce con i suoi disegni al raggiungimento di 3 primi posti in 10 anni, tutti con elementi artistici o architettonici originali: il carro Matrioska in "Peiperviù" o la cloche di "Invito a cena con delitto" ne sono un esempio.
Negli oltre 150 anni del Carnevale persicetano bisogna tornare indietro agli albori per vedere una singola società trionfare più volte di fila. O almeno era quello che si doveva fare prima del 2015. Con una trilogia di carri che riprende quella dei film di Krzysztof Kieślowski, I Gufi sbaragliano la concorrenza e portano a casa tre bandiere bianche consecutive. "Tre colori - Carro bianco" è considerato in società come lo spillo per eccellenza, con un effetto scenico sorprendente e difficilmente replicabile. I figli dei carnevalai entrano anch'essi nella vita attiva del cantiere, portando i Gufi ad essere un'unica grande famiglia.
Come già accaduto in passato, oggi il Carnevale necessita più che mai di giovani vogliosi di portare avanti questa grande passione. I Gufi vengono presi da esempio, con tanti ragazzi entrati in società e con tante nuove idee per i futuri spilli. La bandiera bianca del 2023 rappresenta la prima vittoria di questa seconda giovinezza della società, capace di unire generazioni diverse sotto lo stesso tetto. Il futuro è fatto di diversi progetti per la promozione e la salvaguardia del Carnevale, con I Gufi in prima linea per permettere a tutti di continuare a godere di questo spettacolo a cielo aperto.
Storia del Carnevale | Lo Spillo | La Competizione
Nascita: 3 Marzo 1970 Tesserati: 120 Partecipazioni: 52 anni in 1° categoria (di cui 1 come "Basta Che Tiri" nel 1991) Top: Primo premio nel 1992, 2000, 2003, 2009, 2013, 2015, 2016, 2017 e 2023 Flop: Ultimi nel 1973, 1982, 1987, 1989, 1996 e 2001
Presidente: Monica Pedrielli Vice-Presidente: Sergio Capponcelli Cassiere: Giacomo Cornale Consiglieri: Marco Caretti, Massimiliano Cassanelli, Andrea Cavana, Pierpaolo Cenacchi, Andrea Luongo, Daniela Monari, Stefano Rosa, Matteo Serra, Emanuele Tampellini, Giorgio Vignudelli